FESTA DELLA MADONNA DEL CARMINE
La festa della Madonna del Carmine avviene il terzo fine settimana di luglio.
Il triduo con la messa alla sera, il giorno della festa con la Messa e i Vespri solenni cantati e la tradizionale processione lungo le strette vie del paese con la statua della Madonna del Carmine e i “Cristi”, animano questa antica ricorrenza, impreziosita dal suggestivo concerto di campane, eseguito da campanari che ancora oggi utilizzano l’antica tecnica del “battagliare” (per info: www.battagliardicorde.it).
Non mancano inoltre degustazioni di prodotti tipici, preparati per l’occasione dagli abitanti del borgo.

L’arrivo della processione della Madonna del Carmine, il 17 Luglio 2016
FESTA DI S. MICHELE ARCANGELO
La festa di S. Michele Arcangelo cade l’ultimo fine settimana di settembre.
La vigilia della festa è ormai tradizionale la polentata, e il giorno della festa la S. Messa e i Vespri solenni con la tradizionale processione chiudono per tanti villeggianti l’estate e le vacanze.
Anche in questa occasione è possibile degustare ricette e prodotti tipici della zona, preparati per l’occasione dagli abitanti del borgo.
ALTRE FESTE
Da un documento manoscritto compilato nel 1948 da don Carmelo Ricco, parroco di Clavarezza tra il 1939 e il 1948, sappiamo che le feste, almeno fin verso la metà del ‘900, erano molte di più. Oggi, per la fuga verso la città di parecchi villeggianti, le feste sono ridotte a due principali, ma quando Clavarezza era abitata stabilmente da centinaia di persone molte erano le occasioni per ritrovarsi e celebrare questo o quel santo patrono.

la statua di S. Antonio abate
La prima festa dell’anno era S. Antonio abate, il 17 Gennaio, dove oltre alla messa e i vespri pomeridiani si svolgeva, sul piazzale della chiesa, la benedizione degli animali preceduta da quella del sale. E’ ancora vivo in diversi abitanti il ricordo dei cavalli e degli altri animali da soma bardati a festa e della gioia dei numerosi bambini presenti nel vedere radunati assieme così tanti animali.
Solo 3 giorni dopo, il 20 Gennaio, si celebrava S. Sebastiano, con la messa (ovviamente cantata) alle 9 e i vespri alle 15, e il 2 Febbraio, festa della Purificazione, dopo la messa “processione sino in fondo della Chiesa coi canti di rito”. Ovviamente, vespri al pomeriggio.
Il 19 Marzo si svolgeva la festa di S. Giuseppe, preceduta da un triduo serale; il giorno della festa due messe, alle 9 e alle 11 (cantata), e un Rosario con canto delle litanie del Santo e benedizione alla sera.
Nel suo “Quaderno Guida-ministeriale”, conservato nell’archivio parrocchiale, don Carmelo fa alcune interessanti osservazioni che riportiamo per esteso: “l’orario della sera non è fisso perché bisogna seguire le esigenze dei lavori lungo il corso dell’anno. Così dicasi del mattino per la S. Messa feriale.” Questa affermazione giustifica l’usanza, in uso ancora in moltissime chiese della Liguria, di suonare la campana dell’Ave Maria al tramonto del sole. E poi continua “La statua di S. Giuseppe, come quella di S. Antonio e di S. Sebastiano, nel giorno della festa viene posta sull’altare.”
Il mese di Maggio, consacrato alla Vergine, vedeva oltre alla messa del mattino anche il Rosario con “canto delle litanie in musica” alla sera. Don Carmelo annota inoltre che “per ogni sera c’è una lode in onore di Maria“.
Il giorno 3 Maggio è la festa dell’Invenzione della S. Croce alla “Madre Chiesa di Pareto“.
Don Ricco annota che “un tempo, quando le relazioni tra i due paesi erano più intime si faceva festa anche qui e si partecipava alla processione in Pareto. Oggi è rimasto appena un ricordo“…

il crocifisso di Clavarezza, oggi nella chiesa di Maria Regina, nella frazione del Baio
Giugno vedeva le due feste di S. Giovanni Battista e S. Pietro e Paolo, con le messe cantate al mattino (due per S. Pietro e due dal 1948 anche a S. Giovanni) e recita del Rosario alla sera. L’uso di due messe festive e dei vespri (messa prima alle 8, da Ottobre a Pasqua, con vespri alle 15.30, e alle 7 dalla domenica in Albis a Settembre, con compieta alla sera, messa seconda sempre alle 11) viene confermato da don Ricco.
La festa patronale della Madonna del Carmine, la domenica successiva al 16 Luglio, era preceduta da una novena; il giorno della festa messe alle 6.30, alle 11 “in terzo”, vespro alle 15 con processione. La festa continuava anche il lunedì.

una pagina del “Quaderno guida-ministero” di don Carmelo Ricco
Il 26 Luglio, festa di S. Anna, era considerata “votiva” perché proprio in questo giorno era cessato il colera in paese. La messa cantata delle 10.30 era seguita dalla processione “con la statua della Madonna“.
Agosto vedeva la festa di S. Rocco, il giorno 16, con messa (alle 6.30!) e processione sino alla cappelletta sul monte; Settembre la festa del titolare S. Michele, con le Quarantore. La festa iniziava il giorno 27, con due messe, alle 8, alle 11 “messa solenne in terzo” e i vespri alle 15.30; lo stesso 28 e 29 Settembre.
La Commemorazione dei Defunti, la festa dell’Immacolata e il S. Natale erano preceduti da rispettive novene, con canto del “Libera me Domine” al camposanto il giorno dei Santi, il Tota pulchra “alternato una sera del Perosi e una sera del Ferro” durante la novena dell’Immacolata. Il 31 Dicembre il canto del “Te Deum” chiudeva l’anno.
FESTE A PORCILE
La frazione di Porcile vedeva la prima festa dell’anno il 2 Gennaio, S. Defendente, con messa al mattino e Rosario al pomeriggio; festa più importante il 29 Agosto, N. S. della Guardia, con due messe al mattino e vespro al pomeriggio, seguita dalla festa di S. Maurizio il 22 Settembre.